per leggere l’articolo di Latina Oggi
Ho appena letto su Latina Oggi l’articolo dal titolo”Rifiuti truccati in discarica, Rida sotto inchiesta, chiusa l’inchiesta della Dda sul traffico illecito dei rifiuti”.
Leggo poi in chiusura che “gli indagati potranno ora produrre memorie o chiedere di essere interrogati entro i termini di legge, scaduti i quali la Procura deciderà se inviare il fascicolo al giudice”.
Sono tornato indietro di qualche anno, con precisione al 9 gennaio 2014, quando, DOPO AVER CHIESTO INVANO PER TRE VOLTE DI ESSERE ASCOLTATO, per lo stesso reato di traffico illecito dei rifiuti, a me e ad alcuni miei collaboratori fu invece notificata alle 7 del mattino una mostruosa ordinanza di custodia cautelare di 410 pagine.
E da quel momento gli arresti, la gogna mediatica, l’interdittiva antimafia, il dissolvimento di un Gruppo leader, apprezzato e stimato in tutto il mondo, la nostra estromissione dal settore dei rifiuti di Roma e la Città… ancora oggi ridotta una discarica a cielo aperto.
Tra l’altro, vale la pena di ricordare, che nel nostro caso il traffico illecito di rifiuti altro non era che il trasferimento della terra vergine dal sito di Monti dell’Ortaccio, di nostra proprietà, a Malagrotta, per la ricopertura giornaliera dei rifiuti. Un’operazione chiara, trasparente ed economica, con un risparmio sulla tariffa per i Romani, e che nulla aveva di illecito, come infatti dirà poi la Sentenza di Assoluzione pronunciata dalla I Sezione Penale del Tribunale di Roma il 5 novembre 2018, ore 20.02.
Come non pensare a due pesi e due misure nello strano esercizio della Giustizia in questa città?
Voglio però continuare a credere che prima o poi mi sarà resa giustizia e qualcuno sarà chiamato a rispondere in sede penale e civile per tutti i danni incalcolabili arrecati a me, al mio Gruppo ma,
S O P R A T T U T T O, A ROMA.