La strana storia dei rifiuti di Roma – di Luciano Ciocchetti

Caro Luciano
ho letto il tuo intervento che ho apprezzato molto e per il quale ti ringrazio
Complimenti per la scelta della foto che “parla da sola”
Grazie

La strana storia dei rifiuti di Roma
di Luciano Ciocchetti

Mentre i rifiuti di Roma “tal quale”, termine tecnico per definire l’indifferenziato, vengono spediti con camion, treni e navi per viaggiare all’estero; il presidente Nicola Zingaretti che il sindaco Virginia Raggi (strana unione tra PD e 5stelle) affermano che Roma e il Lazio sono autosufficienti. Quindi non c’è bisogno di nuovi impianti e neanche realizzare il tritovagliatore e il gassificatore di Malagrotta. Neppure del previsto e autorizzato gassificatore di Albano che doveva essere realizzato da una società mista pubblico – privato (Ama, Acea, Colari).
Secondo questi esimi personaggi l’autosufficienza è inviare i Rifiuti all’estero.
Mentre il dirigente dell’area rifiuti della Regione ha scritto una lettera a Germania e Austria affermando che il Lazio non è in grado di smaltire correttamente il “tal quale” nel territorio nazionale e quindi si può superare la direttiva europea che impone agli Stati , alle Regioni e ai Comuni di trattare rifiuti urbani in prossimità.
Se non fosse tragica la situazione saremmo su scherzi a parte o su oggi le comiche. Tutto questo per mettere sempre di più in crisi il sistema e dare la colpa a Cerroni, il presunto monopolista, quello che va escluso da tutto.
Chi paga questa bieca e assurda guerra sono i cittadini di Roma e del Lazio, che spendono molto di più per lo smaltimento dei rifiuti, lo paga l’ambiente perché il turismo dei rifiuti oltre ai costi maggiorati ha un impatto drammatico sulla produzione di inquinamento.
Per fare la guerra ad un industriale serio e competente che ha salvato Roma e il Lazio per più di 50 anni e probabilmente per favorire qualche gruppo straniero non si dice la verità e soprattutto non si utilizzano impianti esistenti e non si fanno realizzare impianti nuovi che consentirebbero di poter risparmiare e creare un valore aggiunto di lavoro e di politica industriale.
Non mi meraviglio del sindaco Raggi che chiaramente porta avanti le posizioni utopistiche enunciate dal suo capo Grillo ( rifiuti zero o altre amenità simili), ma mi meraviglio di Zingaretti e del PD che per 30 anni si è servito di Cerroni , delle sue aziende e della sua professionalità e che ora neppure ci parla.
Ricordo che la provincia presieduta prima da Gasbarra e poi da Zingaretti , per non parlare di tutti i sindaci di Roma di area PCI /PD , aveva competenze strategiche nel settore dei rifiuti sia per le discariche che per gli impianti.
Prima Cerroni era il risolutore dei problemi ora è il cancro da estirpare. Non si governa così. Si distrugge tutto e si spende il triplo per ricostruire sulle macerie. Serve creare un movimento che racconti la verità contro le fandonie di regime.

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