Lettera alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti

Alla Commissione Parlamentare di inchiesta

sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

 

Al Presidente

On. Avv. Jacopo Morrone

Ai Signori Componenti

Roma, 8 gennaio 2024

Signor Presidente, Signori Commissari

Vi ringrazio della convocazione e dell’opportunità di dare il mio contributo per fare chiarezza sull’incendio che ha colpito la Città delle Industrie Ambientali di Malagrotta il 24 dicembre scorso.

Dopo il primo rogo divampato appena 18 mesi prima, il 15 giugno 2022, che aveva distrutto completamente l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico TMB2 e danneggiato la Centrale di Gassificazione, l’incendio della vigilia di Natale ha messo fuori gioco anche il secondo impianto di Trattamento Meccanico Biologico TMB1, privando Roma di una capacità complessiva di trattamento di 467.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all’anno, secondo quanto previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti del 18 gennaio 2012.

Sento il dovere di ricordare che cosa sia stata la Città delle Industrie Ambientali di Malagrotta.

Sto parlando di una grande, complessa e avanzatissima realtà tecnologica che è partita con la discarica di Malagrotta (1974) per realizzare via via gli annessi impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) di Malagrotta 1 e Malagrotta 2 , un Gassificatore per la trasformazione in ENERGIA del CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) prodotto dagli stessi impianti (capacità di trattamento 182.500 tonn/anno), gli impianti per la produzione di ENERGIA DAL BIOGAS con annesso il primo impianto al mondo per la produzione e distribuzione di BIOMETANO per autotrazione, realizzato nel 1987, e ancora un impianto FOTOVOLTAICO, un impianto EOLICO, un impianto di trattamento e smaltimento dei FANGHI e da ultimo un impianto di trattamento del PERCOLATO.

Parlo di un gioiello industriale e tecnologico che ha accolto per anni le visite di delegazioni italiane e straniere che venivano a conoscerne, apprezzandolo, il modello organizzativo.

I due impianti di trattamento meccanico biologico TMB1 e TMB2, oggi andati perduti, erano dotati di bacini per la stabilizzazione della componente organica dei rifiuti con conseguente produzione di FOS, la Frazione Organica Stabilizzata.

Con le stesse tecnologie romane applicate a Malagrotta nell’impianto di Trattamento Biologico TMB2 si sta completando a Madrid la realizzazione di un modernissimo impianto TMB da 700.000 tonnellate/anno che consentirà la stabilizzazione della frazione organica contenuta nei rifiuti indifferenziati. E questo dopo che il satellite dell’Agenzia Spaziale Europea nell’agosto 2021 aveva rilevato enormi perdite di metano dalla discarica di Madrid

Tempestivamente il gestore si è attivato per la soluzione del problema affidando alla SCT – Sorain Cecchini Tecno, licenziataria, la realizzazione con le nostre tecnologie romane, di un modernissimo impianto di Trattamento Meccanico Biologico TMB che sarà pronto entro marzo e risolverà il problema della biostabilizzazione della frazione organica.

E’ previsto un grande evento inaugurale alla presenza del Sindaco di Madrid e dei rappresentanti dell’Agenzia Spaziale e della Commissione Europea.

Accanto a questo episodio sono tante altre le realizzazioni messe in piedi nella Città delle Industrie Ambientali di Malagrotta nel pieno rispetto delle norme di tutela e presidio ambientale. Almeno fino a quando ne abbiamo avuto la disponibilità.

Non va dimenticato infatti che dal 27 luglio 2018, a seguito di un Decreto di Sequestro Preventivo Impeditivo richiesto dalla Procura di Roma, tutto il sito di Malagrotta è nelle mani del dott.Luigi Palumbo, Amministratore Giudiziario nominato dal Tribunale di Roma. A lui e soltanto a lui competono tutte le scelte tecniche e gestionali del complesso Industriale di Malagrotta.

Da quella data io, e con me i Tecnici e gli Amministratori tutti che avevano gestito Malagrotta più che egregiamente al servizio di Roma, siamo stati ESTROMESSI.

Per essere ancora più precisi e fugare ogni dubbio o errata interpretazione dal 27 settembre 2018 a me personalmente è stato addirittura impedito dall’Amministratore Giudiziario anche l’accesso nell’area di Malagrotta.

 Non si può a questo punto, per una valutazione corretta dei fatti e dei comportamenti, non tenere conto che la vita e la gestione della Città delle Industrie Ambientali di Malagrotta sono segnate da due fasi ben distinte:

°la prima, in capo al Colari, che va dal 1 gennaio 1985 fino al 27 luglio 2018 (33 ANNI) che chiamerei la fase privata

°la seconda che va dal 27 luglio 2018, data di esecuzione del Sequestro Preventivo Impeditivo e della nomina dell’Amministratore Giudiziario ad oggi (5 ANNI E MEZZO) che chiamerei fase giudiziaria.

Sono tante le responsabilità dell’Amministratore Giudiziario che ho voluto sottolineare anche nell’Esposto presentato in data 8 novembre 2023 al GIP Patrone cui fa capo l’Amministratore Giudiziario. MA UNA LE SOVRASTA TUTTE. GLI ANDREBBE CHIESTO PER ESEMPIO PERCHÉ, ANZICHÉ DARE ESECUZIONE AL PROGETTO MONTANA DI COPERTURA DEFINITIVA DELLA DISCARICA (CAPPING) APPROVATO E AUTORIZZATO DALLA REGIONE LAZIO, AL TERMINE DI UNA ISTRUTTORIA DURATA 3 ANNI E CONCLUSASI CON CONFERENZA DEI SERVIZI, CON LA DETERMINAZIONE G15612 DEL 3.12.2018 CHE IN DUE ANNI POTEVA ESSERE REALIZZATO E PASSARE ALLA GESTIONE TRENTENNALE DEL POST MORTEM, NEL 2021 ABBIA IMPROVVIDAMENTE CONFERITO ALLA TECHNITAL S.P.A, SOCIETÀ DI CUI RISULTANO SOCIE DUE FINANZIARIE, L’INCARICO DI REDIGERE UN NUOVO PROGETTO DEFINITIVO DI COPERTURA FINALE DELLA DISCARICA AL DOPPIO DEL COSTO PREVISTO DAL PROGETTO APPROVATO. E’ TUTTO BEN RAPPRESENTATO NELLA NOTA AL DOTT.CHICCO TESTA, PRESIDENTE DELLA ASSOAMBIENTE, NOSTRA ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA, DEL 21 SETTEMBRE 2023, CHE TROVERETE NELLA DOCUMENTAZIONE ALLEGATA E CHE IL 27 SETTEMBRE 2023 HO TRASMESSO PER CONOSCENZA ANCHE A TUTTE LE AUTORITÀ COMPETENTI. E’ DA QUI CHE NASCE L’ATTUALE “PUTIFERIO” CON L’INDEBITO INTERVENTO DELLA STRUTTURA COMMISSARIALE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO AFFIDATA AL GEN.VADALÀ.

Sull’accertamento delle responsabilità della vicenda drammatica che ha colpito non solo Malagrotta ma tutta Roma con danni economici ed ambientali inimmaginabili, io per parte mia ho attivato azioni sia in sede penale che civile elencando e documentando fatti e atti su cui il prof. Vaccarella, per gli aspetti civilistici, e il prof. Diddi, per gli aspetti penali, che hanno avuto la bontà di accompagnarmi, potranno dare tutte le informazioni che vorrete loro richiedere.

Mi auguro che questa volta si riesca ad andare, senza pregiudizi personali, politici e giudiziari, fino in fondo.

Credo che la mia storia professionale, che ha avuto inizio nel settembre del 1946, lo meriti. Ma, ancora di più, credo lo meritino Roma e i Romani.

Oltre alla documentazione cartacea che consegno a Codesta Presidenza ho predisposto anche una chiavetta per ciascuno dei componenti la Commissione nella quale troverete una esposizione dettagliata e documentata, anche con video e foto, dei fatti relativi ad entrambi gli incendi che hanno distrutto Malagrotta insieme ad altri documenti a mio avviso utili ad una comprensione compiuta dell’intera vicenda dei rifiuti di Roma.

Ho appreso che domani visiterete Malagrotta. Peccato che potrete solo vedere i resti di quella che è stata per Roma e per il mondo la Città delle Industrie Ambientali. Nella documentazione allegata troverete anche dei video, in particolare “Viaggio a Malagrotta” (dur.11.57) e “Full Circle-50 anni di storia dei rifiuti (dur.11’43”)

Vi prego di trovare il tempo di guardarli prima della Vostra visita. Almeno “Viaggio a Malagrotta” che descrive con sole immagini quello che avreste trovato se foste venuti a Malagrotta prima del 27 luglio 2018.

Il video è stato realizzato nel 2014 per l’allora Sindaco Marino, che pur senza aver mai visitato Malagrotta, non perdeva occasione per definirla spregiativamente “una buca”. Dopo averlo invitato più volte – invano – a venirsi a rendere conto di persona gli feci avere il dvd dal titolo “Signor Sindaco, questa è la buca?” nel quale, gli rappresentavo la complessa realtà industriale e tecnologica della Città delle Industrie Ambientali di Malagrotta.

Vi ringrazio dell’attenzione e Vi auguro buon lavoro

                                                                                                                             Manlio Cerroni