Lettera di Manlio Cerroni a Legambiente

Ho letto con attenzione il Vostro Rapporto Annuale “Ecomafia 2014” (http://www.legambiente.it/contenuti/dossier/rapporto-ecomafia-2014) che dedica quasi l’intero spazio del Lazio a Malagrotta e all’inchiesta in corso su quello che Voi stessi definite nel titolo “Il sistema Cerroni”.

 

Noto che avete chiuso la raccolta di atti e documentazione giornalistica il 10 maggio; non avete avuto modo, quindi, di  tenere in considerazione quanto scritto e documentato nel mio libro compendio “Storia e cronaca a volo d’angelo sulla monnezza di Roma e del Lazio. Dal 1944 al 9 gennaio 2014. E non solo…”che Vi ho fatto avere il 20 maggio, dopo la presentazione alla stampa. Sarebbe stato un contributo notevole a rappresentare l’intera realtà dei fatti.

 

Nel Vostro rapporto, a pag.182, riportate le parole del Gip che così esprime nei confronti dei miei e del mio Gruppo “che come sempre si muove con una capacità di programmazione che rasenta la preveggenza”. Al di là dell’ronia che si intravede sia nelle parole di chi le scrive che nella volontà di cho le riporta , vorrei soffermarmi proprio su questo concetto di “preveggenza” che mi si attribuisce e cogliere l’occasione per alcune semplici considerazioni e informazioni.

 

Il vocabolario Zanichelli definisce la “preveggenza” (detta anche prescienza, preconoscenza, precognizione) come la facoltà di avere conoscenza del futuro. L’individuo pertanto in possesso di tale capacità sarebbe in grado di “ acquisire conoscenze di eventi prima che accadano”, in una parola: vedere il futuro.

 

Al riguardo allora voglio informarVi che la mia preveggenza va bene al di là dell’orizzonte temporale dell’inchiesta da Voi citata ampiamente. Va indietro nel tempo addirittura di oltre 50 anni, più precisamente nel 1959, data del mio primo brevetto per invenzione industriale , “Procedimento per il trattamento preventivo di utilizzazione dei rifiuti solidi urbani e domestici” del 1 agosto 1959 n.613433, su un progetto di trattamento industrile dei rifiuti urbani.

 

Da quel brevetto è nato nel 1964 l’impianto di Ponte Malnome, primo esempio al mondo di trattamento industriale dei rifiuti, antesignano di tutto ciò che in materia è venuto dopo, riassunto nelle parole riciclo, recupero, riutilizzazione .

Nella sezione DOCUMENTI,  troverete Brevetto e Foto inaugurazione impianto

E’  tutto.

Con i migliori saluti.

Manlio Cerroni

ONLINE IL BLOG DI MANLIO CERRONI

”Non sono capace di stare fermo, la mia indole è pensare, creare, progettare e realizzare. Non sono un ideologo, sono un uomo d’azione e di fatti. Lo sono sempre stato”. Così l’Avvocato si descrive e scrive sul suo nuovo sito d’informazione.

Fare chiarezza sul ”sistema rifiuti” a Roma. Da quando Manlio Cerroni è stato al centro di una complessa indagine e di aspre polemiche di stampa, non ha mai rinunciato a dire la sua. Senza entrare nel merito del lavoro degli inquirenti.

Il processo è iniziato il 5 giugno, e farà il suo corso con la prossima udienza è fissata il 23 giugno. Anche gli imputati potranno raccontare la loro versione e magari giocarsi qualche asso nella manica. Lasciamo i giudici fare il loro lavoro, i giornalisti formulare ipotesi sullo svolgimento dei fatti in causa, intanto Manlio Cerroni, che del ”fare” è un sostenitore, non si ferma.

Mentre studia nuovi sistemi industriali per i rifiuti, legge la minuziosa rassegna e non rinuncia mai a rispondere a chi lo chiama in causa. Oggi si dedica anche ad suo blog, da oggi online (www.manliocerroni.it). Perché in ogni vicenda che diventa pubblica c’è anche un processo mediatico nel quale bisogna stare perché non manchi mai il punto di vista di chi ritiene di essere accusato in modo ingiusto, perché ci siano i fatti e la storia dei fatti.

‘Non sono capace di stare fermo- spiega l’Avvocato Cerroni- la mia indole è pensare, creare, progettare e realizzare. Non sono un ideologo, sono un uomo d’azione e di fatti. Lo sono sempre stato”. Così l’Avvocato si descrive e scrive sul suo nuovo sito d’informazione.

Uno spazio dedicato alla comunicazione agli utenti, che potranno leggere la documentazione ufficiale del processo, la biografia e la storia di Roma pulita, i documenti tecnici e via via delle infografiche sui temi più controversi e i nuovi sviluppi della vicenda. Una comunicazione trasparente, la possibilità di accedere agli atti, un archivio ”scrivono di me” molto accurato, ricco di articoli dai più illustri a quelli pungenti e polemici, per permettere al lettore di vedere attraverso diverse fonti come cambiano le prospettive.

Non mancheranno infine contributi esterni. Questo blog, realizzato in collaborazione con Running, nasce dopo la pubblicazione del libro ”Storia e cronaca a volo d’angelo sulla monnezza di Roma e del Lazio. Dal 1944 al 9 gennaio 2014. E non solo”  che è possibile scaricare gratuitamente dal sito.

Articolo e sito a cura di Running

RIFIUTI A ROMA: UNA SOLUZIONE POSSIBILE

La cronistoria fa emergere la complessità del caso dello smaltimento dei rifiuti a Roma. E’ tempo però di fare considerazioni sulle possibili soluzioni, e sollevare i dubbi sugli ostacoli, politici e tecnici, che non hanno permesso finora di attuare strategie risolutive del problema.

Raccolta, smaltimento, recupero energetico da fonti rinnovabili rappresentano il circuito virtuoso dei rifiuti. Ma a Roma si è sempre fermi alla sola raccolta, ora differenziata ora indifferenziata. Cosa ha impedito che il cerchio del trattamento industriale dei rifiuti si chiudesse?

 

La proposta. Già dal 2009, quando è stato aperto il cantiere per la costruzione del gassificatore ad Albano, con la costituzione ad hoc della società COEMA, era possibile percorrere una strada che avrebbe risolto in modo definitivo la questione in 2 anni:

  • Realizzare 4 impianti TMB (Trattamento biologico meccanico), di cui 2 realizzati da Colari e 2 da Ama
  • 2 Gassificatori: 1 a Malagrotta, che già aveva realizzato e gestito la prima linea sperimentale 1 ad Albano cha già ha il cantiere aperto e il know how e tecnologia approvvigionata dal Giappone
  • Portare almeno al 40% effettivo la differenziata (oggi, dopo i provvedimenti della Giunta Marino, il Sindaco dichiara sia al 38% e punta ad arrivare al 65% nel 2016)
  • Autorizzare e attrezzare di concerto Ama-Colari 1 Nuova discarica di servizio

 

Una situazione ambigua. Quando è arrivata l’urgenza di intervenire, cioè quando è stata aperta a giugno del 2011 la procedura d’infrazione dalla Commissione Europea per scongiurare la maxi multa, tutti si convinsero che occorreva far girare gli impianti a pieno ritmo e soprattutto disporre di una discarica di servizio. Ma dove? Quale sito scegliere? Già due anni prima, nell’ottobre 2009, Colari aveva presentato 3 domande di autorizzazione alla Regione, per realizzarne una supplementare, ma erano ancora inevase. Ma era chiara da parte dell’allora Presidente della Giunta, Polverini, la volontà di abbattere il monopolio, ma senza soluzioni alternative. Intanto da settembre a novembre 2011, Malagrotta recupera, lavorando giorno e notte, volumetrie per oltre 1.280.000 mc che consentono di tamponare e superare la precarietà del momento. Il tutto senza un euro di finanziamento pubblico, ma con investimenti privati.

 

Il pasticcio della lista dei siti. A fine 2011 la Regione fornisce la lista dei siti localizzati:

 

N Comune Località
S1 ROMA Corcolle- San Vittorino
S2 FIUMICINO(Rm) Osteriaccia (Via Leopoldi)
S3 FIUMICINO(Rm) Pizzo del Prete- Le Macchiozze
S4 RIANO (Rm) Quadro Alto
S5 ROMA Procoio Vecchio- Pian dell’Olmo
S6 ROMA Monti dell’Ortaccio
S7 ROMA Castel Romano- Quartaccio

 

Un quotidiano on line pubblica un’indiscrezione, dalla sera alla mattina era stato sostituito il sito di Allumiere con Corcolle. Due documenti identici vengono pubblicati, il secondo, quello definitivo, riporta questa lista. Cosa ha spinto questa repentina decisione? Si scatenano le polemiche perché la prima scelta cade su un terreno in prossimità di Villa Adriana.

Dopo le dimissioni il Prefetto Pecoraro rilascia dichiarazioni alla stampa, in cui racconta di presunte pressioni che avrebbe subito ”per spezzare il monopolio”, su questa linea si muove anche il Presidente della Giunta, Renata Polverini, che parla di ”poteri occulti”.

Il nuovo prefetto nominato. Sottile, ordina, indipendentemente dai costi, che gli impianti TMB di Colari e Ama lavorino a tutta capacità e trattino 3000 t/b di rifiuti indifferenziati.

 

Lo sforzo per salvare la città. Riusciamo a rispettare il vincolo Ue, che prevede per il 15 aprile 2013, di conferire in discarica solo rifiuti trattati. Come?

 

Sono tre gli interventi risolutivi che compiono il miracolo

  •   Il recupero di volumetrie per 1.280.000 metri cubi a Malagrotta con gli interventi straordinari operati da settembre a novembre 2011
  •  L’ordine del Commissario Sottile di far girare a pieno ritmo gli impianti TMB anche senza contratto; chiedendo di attivare per l’emergenza anche la 3° linea di riserva a Malagrotta 2;
  •  La realizzazione a tempo record, con un investimento di circa 12 milioni di euro, dell’impianto di tritovagliatura di Rocca Cencia, capace di ricevere e lavorare 1000 ton/g di rifiuti indifferenziati, separando secco, umido e metalli e avviarli a recupero in impianti anche fuori regione.

Così è stato, con l’avallo e i provvedimenti tempestivi del Commissario Sottile confortato dai pareri positivi di Provincia, Regione, Comune e Ama.  Roma è salva, l’emergenza scongiurata e le contestazione dell’Ue, che prevedono una penalità di un milione di euro al giorno, superate